Pratica di cittadinanza per matrimonio

Per chiedere la cittadinanza italiana per matrimonio, il requisito temporale non cambia in base alla cittadinanza del coniuge straniero, quindi è indifferente se quest’ultimo è comunitario oppure extracomunitario.

Secondo la legge sulla cittadinanza, il requisito temporale richiesto per la presentazione della domanda di cittadinanza italiana per matrimonio varia in base al luogo di residenza della coppia al momento in cui si presenta l’istanza e al fatto che la coppia abbia o no dei figli. Ecco come:

Anche ai coniugi non italiani dei cittadini stranieri diventati italiani si applica l’art. 5 della Legge 91/92, che prevede la possibilità di diventare italiani per matrimonio.

Così che lo straniero può presentare la richiesta per la cittadinanza tramite un avvocato per stranieri, se sono entrambi residenti in Italia, solo dopo 2 anni da quando il coniuge è diventato cittadino italiano nonostante siano sposati anche da più di 2 anni oppure dopo 3 anni se i coniugi sono residenti all’estero.

Se invece il matrimonio è avvenuto dopo l’acquisto della cittadinanza italiana, i termini decorrono dal momento della residenza in Italia dopo il matrimonio o dalla data effettiva del matrimonio se sono residenti all’estero. Il termine di 2 o di 3 anni viene ridotto alla metà in presenza di figli nati o adottati dalla coppia.